Animali

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Immagine dal manoscritto SÁM 66, del XVIII secolo, conservato presso l’Árni Magnússon Institute, Reykjavík, Islanda.
L’illustrazione mostra Heidrún, la capra che bruca le foglie dell’albero che sorge nel Valhöll, l’abitazione di Odino nel mondo degli dei: “Una capra si chiama Heidhrún, sta sopra, nella Valhöll, e bruca i germogli dai rami di quell’albero famosissimo che ha nome Léradhr. E dalle sue mammelle scorre ogni giorno un gran secchio di idromele, ed è così grande che tutti gli eroi si ubriacano” (Snorri, Gylfaginning, 39). L’idromele è una bevanda inebriante che dona la conoscenza ai poeti e ai veggenti. Originariamente prodotta dai nani, fu ottenuta dagli dei Asi grazie a Odino, che se ne impadronì nella terra dei giganti. Gli eroi di cui parla Snorri sono gli einherjar (“combattenti solitari”), i caduti in battaglia scelti da Odino per abitare nel Valhöll, in attesa della battaglia finale che si scatenerà alla fine del mondo.
Tra i Celti la capra era considerata un animale sacro e veniva spesso immolata durante i sacrifici. La sua caratteristica principale era la potenza sessuale rappresentata dal maschio della capra: l’immagine di San Patrizio, il patrono cristiano dell’Irlanda, come pastore di capre, evidenzia la sovrapposizione del santo cristiano sull’ animale sacro alle popolazioni celtiche e probabilmente il controllo che il Cristianesimo ha cercato di imporre sulla condotta sessuale. In seguito, nel tentativo di sopprimere le credenze pagane, la capra venne demonizzata attribuendo al Diavolo le corna e le zampe dell’animale. Il simbolismo della capra sopravvive nel folklore irlandese nella figura del pooka, un essere fatato, dotato della capacità di mutare il proprio aspetto e che spesso appare sotto le sembianze di una capra. La variante gallese pwca compare come Puck, il folletto dispettoso dagli aspetti caprini, evocato da Shakespeare nel Sogno di una notte di mezza estate. Ancora ai giorni nostri, nella cittadina di Kilorglin, nell’Irlanda sud-occidentale, alla metà di agosto si svolge la Puck Fair, una fiera agricola nel corso della quale un caprone bianco viene eletto “Re Puck” ed esposto su una piattaforma nel corso dei festeggiamenti. La festa è documentata almeno a partire dal 1613, anche se non è possibile stabilire con sicurezza una continuità con il periodo celtico pre-cristiano.

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Immagine: http://bifrost.it/GERMANI/Schedario/Heidhrun.html]