Statuetta in argento di una divinità di epoca gallo-romana (I
secolo d.C.), attualmente esposta al Museo Gallo-Romano di Lione. La
statua raffigura una dea mentre regge in una mano un piatto da offerta
con due piccoli uccelli e con l’altra tiene una quantità
di frutti nelle falde della veste. Per i suoi attributi iconografici
la dea è riferibile alle divinità romane Fortuna o Abundantia,
ma potrebbe raffigurare la dea gallica Rosmerta, che è stata
interpretata come una forma equivalente della Fortuna romana (Duval
1976, p. 102), anche se non vi sono documenti epigrafici che possano
testimoniare tale identificazione.
In ogni caso, la dea Rosmerta (o Prosmerta), il cui nome significa “la
Grande Dispensatrice”, era considerata la personificazione dell’abbondanza
e veniva spesso raffigurata con una cornucopia in mano. Era ritenuta
la consorte del Mercurio gallo-romano e annoverava fra le sue competenze
anche l’arte bellica. Come molte divinità celtiche, era
associata ad una sorgente ed era quindi considerata una divinità
guaritrice, ma anche fonte di fertilità, portata dalle acque
feconde.
[Immagine:
http://www.deomercurio.be/fr/rosmertae.html]