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Statuetta in bronzo del dio Freyr, ritrovata presso la fattoria di Rällinge, nella regione del Södermanland, Svezia, e attualmente conservata presso il Museo Storico Nazionale di Stoccolma.
Freyr è il dio della fertilità del pantheon germanico, che apparteneva originariamente alla stirpe degli dei Vani, divinità della terra distinte dagli Asi, ai quali appartenevano i principali dei germanici. In seguito al conflitto che, nei tempi primordiali, oppose le due stirpi divine, il dio fu ceduto in ostaggio agli Asi. Freyr, il cui nome significa “Signore”, è descritto da Snorri come: “il più nobile degli Asi. Egli governa la pioggia e lo splendore del sole e quindi i frutti della terra. È bene invocarlo per le messi e per la pace. Egli ha potere sulla prosperità degli uomini” (Gylfaginning, 24). L’associazione del dio con la fertilità è chiaramente espressa dall’aspetto itifallico della statua. Lo scrittore ecclesiastico Adamo di Brema (nel X secolo) descrive il grande tempio pagano che sorgeva a Uppsala, in Svezia, all’interno del quale si trovavano tre statue in legno di divinità, una delle quali (Fricco = Freyr) disponeva di un enorme fallo.
La mitologia racconta che Freyr sposò una gigantessa, chiamata Gerd. Come sua sorella Freyja, anche Freyr era associato al cinghiale, in particolare a un cinghiale dalle setole d’oro (Gullinborsti), talvolta descritto come la cavalcatura del dio, opera di due Nani. Anche il cavallo era un animale sacro associato al culto di Freyr, al quale inoltre potevano essere offerti in sacrificio tori e buoi. La vittima più frequente era tuttavia il cinghiale, considerato l’offerta più adeguata per il dio, specialmente nel periodo di Yule (la festa pre-cristiana del solstizio d’inverno), un periodo critico dell’anno, quando la fertilità sembrava essersi allontanata dalla natura e necessitava di essere stimolata e rafforzata. Sembra che anticamente al culto di questo dio, in Svezia, si dedicasse un gruppo di sacerdotesse, le quali sono descritte, nella Saga di Olaf Tryggvason (che fu re di Norvegia nel X secolo), mentre conducevano, da una fattoria all’altra, il carro che conteneva la statua di Freyr, per invocare buoni raccolti.

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Immagine: http://ragnar.ru/biblioteka/article/48-sanctuaries.html?showall=1]