Dipinto su legno raffigurante Méresimen - sacerdotessa del dio
Amon, in preghiera di fronte ad una tavola con offerte – nell’atto
di rivolgersi ad Osiride e ai quattro figli di Horus. Questi ultimi
sono divinità funerarie, identificate con i quattro vasi canopici
nei quali venivano conservati gli organi estratti dal cadavere nel corso
del processo di mummificazione. Dei quattro uno presenta una forma interamente
antropomorfa, mentre gli altri tre hanno la testa rispettivamente di
babbuino, falco e sciacallo. Il reperto è databile alla XXV dinastia
(715-656 a.C.) ed è conservato al Museo del Louvre.
La rappresentazione delle divinità in forma parzialmente umana
e parzialmente animale è un tratto caratteristico della religione
egiziana fin dalle fasi più antiche della storia. La manifestazione
visibile della divinità assumeva spesso forma animale e per questo,
in molti casi, animali veri e propri erano considerati la sede del dio
e venivano venerati come tali nei templi.
[Immagine:
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Meresimen_osiris_quatre_fils_four_sons_horus_Louvre_N4024.jpg]