Statua in pietra raffigurante un sacerdote che indossa una pelle di
leopardo, databile alla XXVI dinastia (589-570 a.C.) e conservata presso
il Walters Art Museum di Baltimora (USA). La pelle di leopardo era un
abbigliamento che contraddistingueva i sacerdoti, particolarmente quelli
di alto rango. Il leopardo era probabilmente un animale dall’importante
valenza simbolica e, come altri felini, era associato ad alcune divinità,
tra le quali la dea Mafdet, spesso rappresentata con la testa di gatto
o di leopardo. La pelle maculata dell’animale suggeriva presumibilmente
un collegamento con il cielo stellato, tanto che in alcune raffigurazioni
di sacerdoti l’indumento appare cosparso di forme stellari (vedi
ad esempio la statua del sacerdote Anen, conservata al Museo Egizio
di Torino, figura in basso).
Indossando pelli di animali, una forma di mascheramento, il sacerdote
acquisiva i poteri dell’animale realizzando su di sè quella
che veniva vissuta come un’effettiva trasformazione.
[Immagine:
http://art.thewalters.org/detail/40805/standing-priest-wearing-leopard-skin/;]