Pittura su fondo di piatto, circa 480 a.C., conservato presso il Museo
Archeologico di Delfi, che rappresenta il dio Apollo, nell’atto
di suonare la cetra, in compagnia di un corvo, uccello sacro al dio.
Il corvo compare anche nel racconto mitologico dell’amore infelice
tra Apollo e la giovane Coronide, figlia del re Flegia di Orcomeno in
Beozia. Coronide (il cui nome significa “cornacchia”) mentre
attendeva un figlio da Apollo si innamorò di un mortale. La notizia
giunse al dio attraverso il messaggio di un corvo, che a quei tempi
aveva le penne di colore bianco; il disappunto causato ad Apollo dalla
triste notizia causò la trasformazione del colore dell’uccello
che divenne nero. L’affronto scatenò l’ira del dio
il quale fece trafiggere Coronide dalle frecce della sorella Artemide,
ma salvò il bambino, che divenne Asclepio, il dio guaritore che
fu istruito dal centauro Chirone.
[Immagine:
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Apollo_black_bird_AM_Delphi_8140.jpg]