Cicli Stagionali

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Le Panatenee

Figura in alto: Veduta dell’Acropoli di Atene

Le Panatenee costituivano la principale festa religiosa di Atene, celebrata in onore di Atena Poliade, la dea protettrice della città. Si svolgevano nel mese di Ecatombeone, il primo mese del calendario ateniese, che corrispondeva al periodo luglio-agosto, momento fondamentale dell’anno agricolo che, con il raccolto dei cereali, chiudeva il ciclo produttivo. La festa comprendeva fiaccolate, giochi sportivi e si concludeva con il sacrificio di più di cento pecore e vacche (ecatombe). Ogni quattro anni si svolgevano le Grandi Panatenee, durante le quali aveva luogo una solenne processione che si dirigeva verso l’Acropoli per offrire il nuovo peplo (vestito) con cui veniva rivestita la statua di Atena. Il peplo era stato tessuto nel corso dei quattro anni precedenti da un gruppo di fanciulle (le Arrefore) che avevano svolto il servizio sacerdotale presso il santuario della dea e veniva portato su di un carro a forma di nave.
La festa celebrava la nascita di Atena dal capo del padre Zeus e l’istituzione dell’ordine sociale fondato dalla dea protettrice della città. Il richiamo allo stato che aveva preceduto l’istituzione dell’ordine divino era evocato dalla commemorazione della vittoria degli dei sui Giganti, raffigurata sul peplo della dea. Le origini della festa erano attribuite a Erittonio, l’essere metà uomo e metà serpente, nato dalla Terra, fecondata dal seme di Efesto, sparso dopo il tentativo di unirsi ad Atena. La dea affidò comunque il piccolo Erittonio alle figlie del re Cecrope (il “caudato”, a causa della sua coda di serpente), rinchiuso in una cesta. Il giovane più tardi divenne re di Atene e fondò il tempio di Atena sull’Acropoli. Durante la processione delle Panatenee l’episodio della nascita di Erittonio veniva ricordato dalle Canefore, fanciulle in età da marito che portavano delle ceste sul capo.
Oltre che una rievocazione delle origini della città e della sua dea protettrice, la festa celebrava l’apertura del nuovo anno. Una staffetta di giovani portava il nuovo fuoco dall’altare di Prometeo (l’eroe che aveva donato il fuoco agli uomini) a quello di Atena Poliade sull’Acropoli. Il tema dello spegnimento del vecchio fuoco e dell’accensione del nuovo è un tratto caratteristico di molte feste di Capodanno.

[Immagine: http://www.palazzospinelli.com/plogger/?level=picture&id=6375]

Figure in basso
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La più celebre rappresentazione iconografica delle Panatenee si ritrova sui fregi del frontone del Partenone, che mostrano alcuni partecipanti alla processione: un gruppo di cavalieri e le fanciulle che portano in offerta il nuovo peplo alla dea.

1) Particolare del fregio del Partenone con processione di cavalieri durante le Panatenee, databile al 445-438 a.C. ed esposto al British Museum.

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Immagine: http://it.wikipedia.org/wiki/Panatenee]

2) Particolare del fregio del Partenone in cui sono raffigurate le fanciulle che offrono il nuovo peplo ad Atena durante lo svolgimento delle Panatenee. Il reperto è conservato al Museo del Louvre e risale al 445-438 a.C.

[Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Parthenon_Frieze]