Cicli Stagionali

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Le Cronie

Vaso in terracotta databile a circa il 460–450 a.C. e conservato presso il Metropolitan Museum of Art di New York. L’immagine raffigura la dea Rea mentre porge a Crono una pietra avvolta in fasce, in sostituzione del piccolo Zeus. Rea e Crono, figli del Cielo e della Terra, appartenevano alla stirpe dei Titani, le divinità primordiali che precedettero gli dei olimpici. Crono, venuto a conoscenza del pericolo di essere detronizzato da un erede, divorava tutti i suoi figli: per questo motivo Rea ideò uno stratagemma per salvare l’ultimo nato, Zeus.
L’anno ad Atene incominciava con la prima luna nuova dopo il solstizio d’estate e il primo mese, che prendeva il nome di Ecatombeone per i sacrifici (ecatombi) celebrati in onore di Atena, era dedicato a Crono, poiché la prima festa celebrata era quella delle Cronie. Queste feste comprendevano sacrifici e un banchetto nel corso del quale padroni e servitori si scambiavano i ruoli a rievocazione del disordine primordiale che sarebbe stato poi superato con l’istituzione dell’ordine sociale e cosmico da parte di Zeus e di Atena. Proprio a questa dea erano dedicate le grandi feste Panatenee che si aprivano nei giorni immediatamente successivi. Le feste di Crono vengono definite da Fritz Graf “un interregno carnevalesco in cui l’ordine di Zeus è temporaneamente sospeso” (Graf, 1987, p.63).

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Immagine: http://library.artstor.org/library/]