Simboli Femminili

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Statua in marmo di Era, copia romana di età imperiale (I secolo d.C.) da un originale greco (IV secolo a.C.), conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Dea del matrimonio e del parto, Era compariva come sposa accanto al principale dio olimpico Zeus. A lei sono attribuiti due figli maschi: Ares, dio della guerra, ed Efesto, il dio zoppo maestro delle arti della metallurgia, e due figlie: Eilytheia, la dea del parto, ed Ebe, la dea della giovinezza e coppiera degli dei. Nella mitologia Era viene raffigurata come la gelosa e vendicativa sposa di Zeus, eternamente adirata per gli innumerevoli amori di quest’ultimo. Le tradizioni legate al culto, tuttavia, rivelano che la dea era una divinità molto antica, venerata soprattutto dalle donne.
L’etimologia del nome è incerta, un’ipotesi, però, lo ricollega ad una radice affine a Hora (“stagione”) attribuendogli il significato di “dea dell’anno” o “ del volgere delle stagioni” (Chantraine, 1968, p.416). Alcune tradizioni infatti riportano che la dea nacque nell’isola di Samo oppure ad Argo e che le Stagioni furono le sue nutrici. Samo ed Argo erano i principali centri del culto di Era. L’Heraion (tempio di Era) ad Argo era un luogo particolarmente sacro e antico: il santuario infatti risale a circa l’800 a.C., con alcune tracce che potrebbero risalire al periodo miceneo (XVII – XII secolo a.C.). Esso sorgeva in posizione dominante, sulle pendici della montagna. A Stinfalo, poi, la dea era venerata in tre forme: come fanciulla, come sposa e come vedova, a rappresentare le tre età della donna, ma anche il ciclo dell’anno vegetativo e forse anche le fasi della luna (Graves, 1963, p.43). Si raccontava inoltre che Era recuperava la propria verginità, ossia ritornava giovane, bagnandosi nella fonte sacra di Kanathos. La fontana esiste ancora oggi accanto al monastero femminile di Agia Moni, a circa tre chilometri dall’attuale città di Nafplio, costruito nel XII secolo. La chiesa è dedicata a Zoodochos Pigi (“la Sorgente della vita”) uno degli epiteti attribuiti dal Cristianesimo ortodosso alla Madre di Dio.

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Immagine: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Hera_Farnese_MAN_Napoli_ Inv6027.jpg]