Selvaggi

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Figura in alto:

Interno di coppa attica a figure rosse risalente al 480 a.C. e conservata presso lo Staatliche Antikensammlungen di Monaco di Baviera. L’immagine raffigura una Menade che cerca di allontanare un Sileno pervaso da frenesia sessuale. Il corteo delle Ninfe e dei Satiri/Sileni guidato da Dioniso costituiva il modello mitico dei Baccanali, ossia i rituali dionisiaci, nei quali il dio si rendeva presente nei suoi fedeli provocando una condizione di follia estatica. Questo stato di possessione implicava un abbattimento delle convenzioni sociali, uno scatenamento della pulsione sessuale e dell’energia vitale che permettevano ai seguaci di identificarsi con la vita che si rinnova incessantemente. L’elemento dell’aggressività sessuale, vissuta in modo istintivo e incontrollato, è un tratto che ricorre costantemente nella figura del Selvaggio europeo e che compare ancora ai nostri giorni in molte celebrazioni del Carnevale.

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Immagine: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Mainade_satyros_Staatliche_ Antikensammlungen_2654.jpg]

Figura in basso:

Particolare di pittura su vaso attico a figure rosse, databile al V secolo a.C., conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La scena sembra mostrare una rappresentazione teatrale i cui protagonisti sono Eracle, riconoscibile per la clava che tiene in mano, e Papposileno, il vecchio Sileno che si occupò dell’educazione di Dioniso. Quest’ultimo, a differenza della comune iconografia che mostra i Sileni con orecchie appuntite e coda di cavallo, presenta caratteristiche che anticipano quelle che saranno attribuite all’Uomo selvatico nel folklore europeo: corpo interamente ricoperto da una folta peluria, abito costituito da una pelle animale, viso barbuto, elementi vegetali intorno al capo e un bastone in mano.

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Immagine: https://www.beazley.ox.ac.uk/tools/pottery/painters/keypieces/redfigure/ pronomos.htm]