Particolare di cratere attico a figure nere databile al 525 - 500 a.C.
e conservato al Museo del Louvre. La scena raffigura Dioniso che regge
in una mano una coppa da vino e nell’altra un lungo tralcio di
vite, circondato da Menadi e Sileni. Il legame di Dioniso con la vite
e con il vino ne fa una divinità connessa con l’agricoltura
e più in generale con la fecondità della natura. Alcuni
suoi epiteti lo qualificano infatti come dio degli alberi (Dendrítes),
dei fiori (Ánthios) e dei frutti (Kárpios).
Si possono individuare inoltre molteplici legami di Dioniso con divinità
della terra: la sua madre mortale, Semele, sembra derivare il suo nome
da quello di un’antica dea traco-frigia della terra (Chantraine,
1968, p.996); inoltre a Locri varie tavolette in terracotta lo raffigurano
accanto a Persefone, dea della vegetazione e del mondo sotterraneo.
[Immagine:
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Dionysos_thiasos_Louvre_MNE938.jpg]