Veduta delle rovine del tempio di Dodona, in Epiro dove si trovava un
oracolo di Zeus che si manifestava attraverso il fruscio delle foglie
di quercia “alta chioma del dio” (Odissea, XIV,
328). La sacralità del luogo risale probabilmente al III millennio
a.C. conferendogli la qualità di uno dei più antichi centri
di culto della Grecia. Qui Zeus, potrebbe aver sostituito un oracolo
più antico dedicato a una divinità della terra. A Dodona
infatti egli era associato non con Era, la sua sposa, ma con Dione,
un’antica divinità femminile il cui nome deriva dalla stessa
radice di quello di Zeus. Nel santuario operavano sia sacerdotesse che
sacerdoti; questi ultimi sono chiamati “Selli” da Omero,
il quale riferisce che essi “mai lavano i piedi e dormono in terra”
(Iliade, XVI, 234-35) a far segno del loro legame con la divinità
della Terra.
[Immagine:
http://thaumazein-albert.blogspot.it/2011/12/sanctuary-at-dodona-in-epirus.html]