Le Porte dell'anno. Indiani d'America
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AQUILA

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L’aquila si presenta in Nord America con due specie principali, l’aquila reale o golden eagle (Aquila chrysaetos)  e l’aquila calva (Haliaeetus leucocephalus): quest’ultima è stata dichiarata uccello nazionale degli Stati Uniti e compare sullo stemma del governo come simbolo della nazione.
Per le culture native l’aquila rappresenta un animale dotato di grande potere e compare in innumerevoli racconti mitici. Dal momento che si pensava che l’aquila potesse volare più in alto di qualsiasi altro uccello, giungendo fino a sparire alla vista, era considerata un tramite tra il mondo terreno abitato dagli umani e il mondo celeste. In molti casi era vista come un messaggero o come una manifestazione dello Spirito del Tuono.


 
Esemplare di aquila reale
 

 

 

Le penne delle sue ali erano largamente impiegate nella confezione di vari oggetti e ornamenti. Nelle Grandi Pianure soprattutto tali penne erano indossate dai guerrieri, come simbolo di potere e di protezione nei pericoli del combattimento. In particolare, i grandi caschi di penne che erano talvolta indossati durante gli scontri rappresentavano il potere dell’aquila di cui il guerriero cercava di appropriarsi, mentre l’ondeggiare delle estremità rappresentavano il battito di ali dell’uccello e infondevano a colui che lo indossava la velocità, il coraggio e la protezione del rapace.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  Casco da guerra in penne d'aquila degli Arapaho (University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology, Philadelphia)  

 

Alcuni gruppi delle Grandi Pianure, come gli Hidatsa, Mandan e Arikara, cacciavano le aquile con un sistema molto particolare: il cacciatore si celava in una buca scavata appositamente e ricoperta da una grata di rami e foglie, sulla quale veniva posta un’esca: un coniglio o un coyote impagliato. Quando l’aquila calava su quella che credeva una preda, il cacciatore doveva rapidamente afferrare l’uccello per le zampe e soffocarlo. Questo tipo di caccia era circondato da un gran numero di prescrizioni e si presentava come una vera e propria forma rituale di caccia (Wilson 1928).

     
  Cacciatore d'aquile degli Assiniboin (Foto di E.S. Curtis, 1926)   Guerriero Crow che indossa un'aquila come copricapo (Foto di E.S. Curtis)  

 

Presso molte popolazioni avevano luogo Danze dell’Aquila, in cui i danzatori imitavano le movenze dell’uccello, al fine di propiziare la caccia o la guerra o di ottenere i poteri di guarigione dell’aquila. Questo è il caso della Danza dell’Aquila (Ganegwae) tra gli Irochesi, che attribuivano all’uccello il potere di ridonare la vita e di attirare gli altri animali nelle mani dei cacciatori. I membri che partecipavano alla danza si consideravano appartenenti a una “società di medicina”, un gruppo di uomini associato a degli animali sacri. Agli uccelli era infatti attribuito il potere di trasformarsi in esseri umani e di partecipare alla cerimonia insieme con gli umani che appartenevano alla società (Fenton 1953: p. 75).

 

  maschera d'aquila  
 

Maschera rituale d'aquila dei Kwakiutl (Zurigo, Museo Rietberg)

 

 
 
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