Tra i popoli della Costa di Nord-Ovest, la morte di un capo, di una persona influente o di un guerriero, comportava il trasferimento del suo spirito in un mondo celeste, mentre coloro che erano persone di rango inferiore erano destinate al mondo sotterraneo. Il cadavere veniva accovacciato e posto in una cassa di legno, o talvolta in una canoa, che era poi collocata su un albero, in una grotta o in un particolare punto del territorio. Le persone comuni erano avvolte in stuoie e sepolte in tombe poco profonde.
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Tomba Kwakiutl collocata su di un albero. In alto si possono notare le tavole di legno che sorreggono il cadavere avvolto in coperte (Foto di E.S. Curtis, 1915) |
Anche il periodo di lutto era differenziato a seconda del rango sociale, particolarmente elaborato per i capi e le persone altolocate, piuttosto semplice per gli altri componenti della comunità. Le donne iniziavano le lamentazioni rituali, che proseguivano per diverse ore, mentre i parenti del defunto si cospargevano il volto di pittura nera, si tagliavano i capelli, vestivano abiti dimessi, mangiavano solo lo stretto indispensabile e camminavano appoggiandosi a un bastone, come se si sentissero deboli e privi di energie. Nel caso della morte di una persona di alto rango, i suoi meriti e il suo prestigio venivano declamati pubblicamente, mentre i suoi effetti personali venivano distribuiti. Se il morente aveva espresso il piacere di avere alcuni oggetti con sé, tra cui la casa stessa, queste cose venivano bruciate dopo la morte, in modo che potessero così seguire il loro proprietario nell’altro mondo. Altri beni potevano essere invece depositati accanto al cadavere.
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Interno di una tomba Kwakiutl . Accanto al cadavere accovacciato, un parente seduto su una stuoia si rivolge al morto (Foto di E.S. Curtis, 1915) |
Un palo commemorativo, scolpito con le immagini delle leggende relative all’origine della famiglia, veniva innalzato per le persone di prestigio, per ricordare la loro discendenza, come si può ancora vedere nel cimitero di Alert Bay. Per ricordare un capo influente si potevano realizzare grandi sculture in legno, particolarmente sontuose.
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Pali totemici innalzati sulle tombe di individui di alto rango nel cimitero di Alert Bay, British Columbia, Canada (foto di E. Comba)
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Dopo la morte di un capo, veniva indetta una festa durante la quale veniva annunciato il nome del suo successore. Successivamente, si doveva tenere un potlatch (una distribuzione cerimoniale di beni e di cibo) durante il quale si poteva bruciare la grande canoa del defunto, si trasferivano titoli e privilegi ai suoi discendenti e si stabiliva il periodo di tempo durante il quale era proibito pronunciare il nome del defunto. Per le persone di rango meno elevato si tenevano comunque feste in cui venivano offerti doni ai capi e il nome della persona defunta era evitata per un certo periodo solo dai suoi più stretti famigliari. In tempi antichi, in occasione della morte del figlio di una persona influente, potevano essere sacrificati degli schiavi, affinché accompagnassero e servissero il defunto nel suo viaggio, oppure poteva essere organizzata una scorreria di guerra contro villaggi nemici (Arima-Dewhirst 1990: p. 407).
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Casa Kwakiutl fotografata nei primi anni del Novecento che mostra i pali totemici che ricordano l'antenato fondatore della famiglia e le leggende che lo riguardano (National Archives and Records Administration, Washington, D.C.) |
Tra i Kwakiutl, i gufi erano particolarmente associati alla morte ed erano considerati come il doppione spirituale dell’essere umano. George Hunt, il collaboratore di Boas, riportava che per gli abitanti del villaggio di Fort Rupert ogni essere umano dovesse avere una maschera da gufo e si trasformasse in gufo dopo la morte. A riprova di questa affermazione egli riferiva di aver una volta sparato a un gufo, su indicazione di un indigeno che sosteneva di non credere al legame tra uomini e questi uccelli, ma costui poco dopo morì. La gente del villaggio era convinta che egli avesse indirizzato Hunt a colpire quello che era in realtà il suo stesso doppio-spirituale, causando in tal modo la propria morte (Boas 1930: p. 257-260).
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Maschera Kwakiutl di Gufo in legno di cedro (British Museum, Londra) |
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