Le Porte dell'anno. Indiani d'America

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LA FESTA DEI MORTI

(Huroni)

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Ossario Tabor Hill

 

 

 

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La Festa dei Morti

 

 

Il Museo Huron-Wendat

 

 

I sogni nella cultura tradizionale

 

 

 

La storia della creazione

 

 

Le donne nella società indigena del XVII secolo

 

 

 

Villaggio di Wendake ricostruito

 

Gli Huroni: la quasi scomparsa di un popolo

   

 

 

Gli Huroni celebravano ogni 10-12 anni una grande festa collettiva, alla quale partecipavano diversi villaggi vicini tra loro. I corpi degli individui morti durante l’intervallo di tempo tra una festa e l’altra venivano riesumati e riseppelliti in una grande fossa comune. La festa durava dieci giorni e gran parte di questo tempo era dedicato alla preparazione dei corpi per la loro ricollocazione collettiva. Ciascuna famiglia celebrava una festa in onore dei propri defunti, durante la quale si esibivano numerosi beni e oggetti, offerti ai morti, che al termine della festa venivano distribuiti dai parenti del defunto ad amici e conoscenti. L’ultimo giorno della festa, al tramonto, le ossa e i cadaveri, avvolti in pelli di castoro, venivano deposti nella fossa, insieme ad alcuni oggetti di accompagnamento, mentre gli astanti intonavano lamentazioni rituali e canti. Nel 1636 il missionario gesuita Jean de Brébeuf assistette a una grande festa dei morti celebrata nel villaggio Hurone di Ossossané. Questa località è stata identificata e scavata dagli archeologi del Royal Ontario Museum nel 1947 e 1948. Gli scavi hanno evidenziato la presenza dei resti di quasi settecento individui, seppelliti nella fossa collettiva, insieme a diversi oggetti di corredo, soprattutto perline, alcune pipe, ma anche degli anelli donati dai Gesuiti, a testimonianza che anche gli Huroni convertiti al Cristianesimo continuavano a praticare la festa (Seeman 2011). L’ultima festa dei morti sembra sia stata celebrata nel 1695, a Mackinac. Le devastazioni provocate dalle epidemie introdotte dagli Europei e dalle guerre con i nemici Irochesi, accentuate dai conflitti tra le potenze coloniali, portarono rapidamente alla scomparsa di molti aspetti della cultura tradizionale degli Huroni.
Una Festa dei Morti viene ancora praticata dagli Irochesi, una o due volte all’anno, come celebrazione rivolta a tutti i morti della comunità. La cerimonia è organizzata da una società femminile, presieduta da due donne che appartengono a ciascuna delle due metà matrilineari in cui è divisa la comunità. La celebrazione si svolge generalmente in primavera, in Aprile, prima dell’inizio della semina, e in autunno, in Ottobre, dopo la fine dei raccolti, e si svolge durante la notte nella Casa Lunga. La cerimonia include invocazioni e ringraziamenti rivolti ai defunti, offerte di tabacco, canti e danze, distribuzioni di cibi, di dolci e di tessuti. La credenza comune è che i morti siano effettivamente presenti durante la festa, accanto ai vivi, per cui vengono lasciate offerte di cibo per loro, che si pensa li porteranno con sé al momento di lasciare la casa delle cerimonia per ritornare nel mondo dei morti (Hirschfelder-Molin 1992).

 

 

 

 

  Sepoltura Huroni
 
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