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Pala d’altare raffigurante la Madonna delle Grazie, opera di Bernardo Daddi nel 1347, dalla Chiesa di Orsanmichele, Firenze, che in origine era stata costruita come loggia per il mercato delle granaglie. Questa raffigurazione della Madonna è interpretata dallo storico Franco Cardini come “una grande Cerere cristiana”. Avvolta nel manto blu notte e porta sulla spalla destra una stella, probabile riferimento a Spica, nella costellazione della Vergine. In grembo tiene Gesù bambino, il quale stringe in mano un cardellino, passeraceo che si nutre di granaglie, un richiamo alla funzione di propiziazione e di protezione dei raccolti assolta dalla Madonna delle Grazie. La Vergine, infatti, “nasce alla fine della stagione delle messi e all’inizio di quella dei pampini. La tradizione cristiana fissa la data della nascita di Maria da Anna e Gioacchino all’8 Settembre, esattamente al culmine della corsa del sole entro la porzione del cielo dominata dalla costellazione della Vergine” (Cardini 1995, p. 140-141).

[Immagine: http://italianrenaissanceresources.com/units/unit-1/essays/the-spectacle-of-devotion-civic-miracle-workers/]