Figura in alto:
Particolare
del mosaico pavimentale della Cattedrale di Santa Maria Annunziata di
Otranto, eseguito nel XII secolo. Vi compare la figura di Re Artù,
a cavallo di un caprone.
Dall’XI secolo in poi, una serie di testi letterari in latino
e in volgare, provenienti da gran parte del continente europeo –
Francia, Spagna, Italia, Germania, Inghilterra, Scandinavia –
parlano delle apparizioni dell’«esercito furioso»
(Wütischend Heer, Mesnie furieuse, Mesnie
Hellequin, exercitus antiquus) detto anche «caccia
selvaggia» (Wilde Jagd, Chasse sauvage, Wild
Hunt, Chasse Arthur). Alla loro guida si alternano personaggi
mitici (Herlechinus, Wotan, Odin, Artù e cosi via) o mitizzati
(Ginzburg 1989, p. 78).“Hellequin, Herla, Artù sono i nomi
di uno stesso personaggio mitico, il re dei morti, che, ora di notte
nelle foreste o sulla strada maestra cavalca alla testa della sua schiera
furiosa, ora è assiso sul trono nel suo palazzo sotterraneo alla
frontiera del paese del Galles, nell’Etna o nel Mont-Chat, intento
ad attirare i vivi in una pratica di dono e di scambio, la cui posta
in gioco sono la vita e la morte. Ora, in mezzo secolo, i predicatori
formati dalla teologia scolastica succedono agli ecclesiastici di corte
avidi di mirabilia. Al re dei morti finiscono con il sostituire
il diavolo” (Schmitt 1995, p.162).
[Immagine: www.mondimedievali.net]
Figura
in basso:
Particolare
del bosco di querce di Wistman's Wood, Devon, Inghilterra. Il termine
deriva da un’espressione locale, wisht, con il significato
di “misterioso, inquietante, infestato”, ed è dovuto
al fatto che questa località era tradizionalmente legata alla
credenza nella Wilde Jagd, la Caccia Selvaggia, l’esercito
dei morti che si diceva fosse talvolta visibile in questi boschi.
Nell'Europa continentale, una testimonianza del 1688 riporta che a Francoforte,
ogni anno, un gruppo di giovani conduceva un grosso carro coperto di
fronde di casa in casa, con accompagnamento di canzoni e vaticini. Essi
impersonavano l’ “esercito furioso”, guidato dal Vecchio
Eckhart, ossia le schiere dei morti che vagavano nei boschi e che in
qualche modo portavano con sé tratti del mondo vegetale (Ginzburg
1989, p. 161).
[Immagine: http://en.wikipedia.org/wiki/Wistman%27s_Wood]