Selvaggi

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Incisione realizzata nel 1481 da un artista anonimo per illustrare una versione della Legenda Aurea, raccolta di leggende agiografiche composta da Jacopo da Varazze nell’ultima parte del XIII secolo. Tratta da The Illustrated Bartsch, vol. 83.
L’illustrazione si riferisce alla leggenda che nel Medioevo viene riferita a San Giovanni Crisostomo, arcivescovo di Costantinopoli e uno dei primi Padri della Chiesa. Secondo tale racconto, quando il Santo si trovava in eremitaggio incontrò un giorno una giovane principessa che si era perduta. Pensando che fosse un’apparizione demoniaca egli volle scacciarla, ma cedette alle preghiere della fanciulla e l’accolse nel suo rifugio. Nonostante le precauzioni, i due si unirono sessualmente. Travolto dal senso di colpa, l’eremita gettò la sua compagna in un precipizio, nel tentativo di nascondere il peccato. Poi, resosi conto del crimine commesso, iniziò a vagare come una belva selvaggia per i boschi, camminando a quattro zampe e nutrendosi di frutti e radici, per espiare le sue colpe. Dopo qualche anno però, la fanciulla riapparve sana e salva, con in braccio il bambino nato dalla loro relazione, che pronunciò egli stesso il perdono nei confronti del futuro santo. Una leggenda francese del tutto analoga viene riferita a San Giovanni Paulu (che rivela nel nome il termine poilu, “peloso”) e mette in evidenza la connessione tra l’eremita e l’Uomo Selvaggio, o addirittura l’Uomo-Orso, protagonista della leggenda di Valentino e Orsone (Gaignebet-Lajoux 1985, p. 310-312).


[Immagine: http://library.artstor.org]