Vista della località conosciuta come il “Bosco di Guignefort”,
situata tra Châtillon-sur-Chalaronne e Marlieux, Rodano-Alpi,
Francia. Questo luogo è legato alla tradizione popolare che ricorda
un culto che i contadini tributavano a un cane che vi era stato sepolto
e che veniva chiamato “San Guinefort” o “Guignefort”.
Una leggenda del XIII secolo racconta che il cane, che aveva salvato
il bambino del suo padrone da un serpente, era poi stato ucciso da questi
perché creduto colpevole di aver aggredito il bambino. La popolazione
del luogo aveva trasformato la tomba dell’animale in un luogo
in cui si svolgevano rituali di guarigione, rivolti particolarmente
ai bambini. Il culto di San Guinefort, sotto forma di martire e non
di cane, è diffuso in molte altre regioni e di frequente associato
a culti di guarigione, che si svolgevano intorno a cappelle rurali,
che sorgevano spesso vicino a sorgenti o corsi d’acqua (Schmitt
1979).
[Immagini: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Bois_de_Saint-Guignefort_1.jpg]