Capitello scolpito dell’Abbazia de La Sauve-Majeure, Aquitania,
Francia, fondata nell’XI secolo. L’immagine raffigura due
Sirene, che prendono però la forma di una donna-pesce al posto
della donna-uccello tramandata dalla tradizione classica. Quest’ultima,
durante l’epoca medievale, si è intrecciata con una diversa
tradizione, di origine settentrionale, relativa alla donna-pesce (inglese
mermaid, “ragazza del mare”, Antico Inglese merewif,
“strega del mare”). Il legame con l’elemento acquatico
associa questa figura soprattutto alla fertilità, ma anche alla
sessualità sfrenata e quindi diviene per i Cristiani un simbolo
della lussuria e del peccato.
“Le sirene sono fanciulle marine che ingannano i naviganti con
il loro bellissimo aspetto ed allettandoli col canto; e dal capo fino
all’ombelico hanno corpo di vergine e sono in tutto simili alla
specie umana; ma hanno squamose code di pesce che celano sempre nei
gorghi” (Liber monstrorum, dell’VIII sec.,
Porsia 1976, p. 149).
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20des%20%C3%A9gllises% 20romanes.folder/]