Mondo dei Morti

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Impronta da sigillo cilindrico del periodo accadico (III millennio a. C.) raffigurante la dea Inanna/Ishtar con le ali spiegate e con un piede poggiato su un leone ruggente, a evidenziare la sua funzione di Signora degli animali. Dietro le spalle della dea spuntano armi o frecce a denotare l’altra sua funzione di dea della guerra. Uno dei miti più importanti tramandati dalla civiltà sumerica è quello intitolato “la Discesa di Inanna negli Inferi”. Nel racconto la dea scende a visitare il mondo dei morti, governato da sua sorella Ereshkigal, che non viene mai esplicitamente descritto come sotterraneo. Giunta alla porta, i servi delle dea degli inferi le ingiungono di togliersi tutti gli ornamenti, finchè ormai denudata viene trasformata in cadavere dalla sorella. La dea viene poi riportata in vita e ricondotta sulla terra. Il racconto sembra voler rappresentare il ciclo della vegetazione che ogni anno muore e si rigenera e la funzione di Inanna come personificazione della forza generatrice insita nella natura. Il reperto è conservato presso l’ Oriental Institute dell’Università di Chicago.

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Immagine: http://www.sourcememory.net/veleda/?p=229]