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Selvaggi |
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Testa
in terracotta risalente al periodo antico-babilonese (2000-1500 a.C.),
conservata presso il Museo Nazionale di Bagdad, Iraq, che riproduce
un personaggio demoniaco con un sorriso/ghigno che ne scopre i denti
e fa ricordare alcune rappresentazioni medievali del folle in cui compaiono
tratti vegetali. Quest’immagine viene spesso descritta come la
raffigurazione del demone Humbaba, protagonista di un episodio dell’epopea
di Gilgamesh. Nel racconto l’eroe, accompagnato da Enkidu, affronta
il gigante Humbaba, protettore della foresta di cedri, che è
stato identificato come un dio della Siria settentrionale o dell’Elam.
Humbaba protegge la foresta con vari incantesimi: la foresta è
il “paese del vivente”, situato da qualche parte agli estremi
confini della terra e della realtà, ma alla fine viene sconfitto
dalla coppia di eroi.
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