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Simboli Maschili |
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Coppia
di statuette in ceramica appartenenti alla cultura tardo neolitica di
Hamangia (tra il 5000 e il 3000 a.C.). Questa cultura si è sviluppata
nella regione situata tra il Danubio e il Mar Nero (attuali Romania
e Bulgaria). La figura maschile che si regge il capo con le mani è
affiancata da una figura femminile che sembra in stato di gravidanza.
Secondo l’interpretazione di Marija Gimbutas queste due figure
rappresentano la dea del raccolto e il dio della vegetazione che muore
e risorge. Anche in questo caso, però, non vengono presentati
elementi significativi per avvalorare questa ipotesi. Sembra plausibile,
tuttavia, che esse rappresentino due principi contrapposti, forse l’uno
la stagione invernale, come intristita e racchiusa in se stessa, mentre
l’altra impersonante il risorgere della forza vitale e generativa
della primavera. Nei carnevali contemporanei si trovano spesso affiancate
una coppia di vecchi e una coppia di giovani sposi, che richiama il
passaggio tra l’anno vecchio e l’anno nuovo, tra la morte
e la rinascita. I reperti sono conservati presso il Muzeul de istorie
nationala si arheologie (Museo di Storia Nazionale e Archeologia), Constanta,
Romania.
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