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Animali |
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Figura in alto: Cavallo raffigurato su di una parete della grotta di Lascaux (Dordogna, Francia). Accanto all’animale sono visibili segni che inizialmente vennero interpretati come armi da lancio o dardi, intesi entrambi a rappresentare una scena di caccia. Leroi-Gourhan ha invece introdotto una nuova chiave di lettura, vedendo questi segni come parte di una tipologia di simboli maschili (bastoncini, segni dentati,frecce). Secondo quest’autore gli animali più frequenti nelle pitture preistoriche sono cavalli e bisonti: il cavallo è generalmente associato a simboli maschili, in contrapposizione al bisonte, frequentemente abbinato a simboli femminili. La datazione si fa risalire a circa 20.000 anni fa. [Immagine: www.lascaux.culture.fr] Figura in basso: Il
cavallo costituisce circa il trenta per cento degli animali raffigurati
nell’arte parietale della preistoria, a testimonianza della sua
cospicua presenza nella fauna dell’epoca. Gli ultimi discendenti
dei cavalli selvatici preistorici si possono rintracciare nel cavallo
di Przewalsky ,una varietà sopravvissuta in Mongolia e che presenta
notevoli somiglianze con le raffigurazioni rupestri. |
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