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Simboli Maschili |
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Saturno, scultura romana del II sec. d.C. esposta al Museo Nazionale
del Bardo, Tunisi. Una delle più antiche divinità di Roma,
Saturno era considerato un sovrano mitologico delle epoche primordiali,
che aveva introdotto in Italia l’agricoltura, la civiltà
e l’ordine sociale ad essa collegati. Il dio venne identificato
con il greco Kronos, in quanto entrambi divinità delle origini.
Tuttavia Saturno mostra caratteristiche piuttosto diverse dal suo omologo
greco. Secondo Varrone (Lingua latina 5, 64) il nome di Saturno
era connesso con satus, derivato dal verbo serere “seminare”.
Del resto, la relazione del dio con l’agricoltura è dimostrata
anche dal suo legame con la dea Ops, divinità dell’abbondanza
e delle ricchezze che provengono dall’agricoltura: da qui deriva
la diffusa rappresentazione di Saturno mentre regge una cornucopia ricolma
di frutti. A Roma il dio era venerato fin da tempi remoti sul Campidoglio,
conosciuto anche come Saturnius Mons (Monte di Saturno). L’epoca
primordiale governata dal dio era considerata come un’età
dell’oro (Saturnia regna), durante la quale non erano
ancora state istituite le regole sociali e la terra produceva spontaneamente
i suoi frutti. Tale periodo veniva ritualmente riattualizzato attraverso
la cerimonia dei Saturnalia, che costituivano il periodo più
festoso e sentito dell’anno, durante il quale si allestivano banchetti,
si scambiavano doni e, in un clima scherzoso, si annullavano le differenze
e le gerarchie sociali. Accadeva così che gli schiavi potessero
farsi servire dai loro padroni, mentre questi ultimi si abbigliavano
e si comportavano da schiavi. |