Trasformazioni Uomo-Animale

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Illustrazione raffigurante alcuni esemplari di picchio (Picus canus) tratta da Naumann, Naturgeschichte der Vögel Mitteleuropas, Vol. IV, Tav. 29, Gera, 1901. Ovidio nelle Metamorfosi (XIV, 320-440) riporta la leggenda di re Picus, figlio di Saturno e dal bellissimo aspetto. Di lui si invaghivano tutte le Ninfe dei fiumi e dei boschi, ma il suo cuore era legato a Canente, una ninfa che possedeva una dote che la rendeva unica, quella di cantare in modo estremamente melodioso. Mentre re Picus si apprestava alla caccia al cinghiale, lo vide la figlia del Sole, Circe, e subito se ne innamorò. Il bellissimo giovane respinse le sue profferte amorose provocando il furore della donna, che, con le sue arti magiche, lo trasformò in un picchio. Tale uccello era sacro a Marte ed era considerato possedere virtù profetiche. Si narrava inoltre che un picchio avesse vigilato sui gemelli Romolo e Remo mentre erano allattati dalla lupa nella sua grotta. Picus era venerato dai Latini come una divinità profetica, a cui era attribuita la paternità di Fauno, dio protettore dell’agricoltura e della pastorizia.

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Immagine: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Picus_canus_-_Grauspecht.jpg]