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Simboli Vegetali |
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Dipinto di John Robert Cozens (1777) dal titolo “Lago di Nemi
e Genzano”. Nei pressi del Lago vulcanico di Nemi, al centro dei
Colli Albani, sorgeva il più importante santuario dedicato a
Diana, una divinità venerata da tutti i popoli del Lazio, in
origine divinità della luce, in particolare la luce notturna
della luna, ed in seguito alla sua assimilazione con Artemide anche
della caccia, degli animali selvatici e protettrice delle partorienti.
Il santuario sorgeva in un bosco sacro (nemus), da cui deriva
l’appellativo di Diana Nemorensis. Presso il santuario si svolgevano
cerimonie notturne a partecipazione prevalentemente femminile con processioni
alla luce delle torce, che nei tempi più antichi avevano luogo
il 13 Agosto, giorno delle Idi che indicava il periodo della luna piena.
Un altro celebre tempio dedicato a Diana sorgeva non lontano da Capua,
sul Monte Tifata; il nome della località significa “boschetto
di lecci” cosa che conferma la sacralità di alcuni boschi
nei quali successivamente furono eretti anche templi o santuari in onore
delle divinità che vi avevano sede.
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